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| ecco qui "All'inizio della guerra (initio belli), Metello marcia (pergit) verso le terre rigogliose (in loca opulenta) della Numidia (QUI C'E' UN ERRORE NEL TESTO LATINO: NUMIDIAE non Numide), devasta i campi (vastat agros), incendia molti castelli e fortezze (multa castella et oppida incendit), uccide uomini (viros occidit), conquista un ricco bottino (praedam magnam agit). I Numidi sono atterriti (terrentur) e interrompono la guerra (bellum intermittunt) con richieste di tregua (indutiis) inviate (inceptis) a Metello.
Mi è partita la prima metà ora la seconda
"Immediatamente (statim) la notizia della vittoria (nuntius victoriae) è diffusa (diffunditur) in Italia: giochi celebrativi (ludi) sono stabiliti (decernuntur) dai Romani con grande gioia (magno cum gaudio), vittime sono immolate agli dei, la fama di Metello è celebrata. Ma in tutta la Numidia (sed intera in Numidia), Giugurta prepara degli inganni (a Iugurtha parantur insidiae), si cerca (quaeritur) il luogo adatto alla battaglia, si corrompono i cibi e le acque (pastula et aquae) con il veleno; così Giugurta con l'operosità e la perfidia (industria ac perfidia) impedisce ai Romani di portare a compimento la loro missione". Appena ho letto Metello e Numidia ho capito che si tratta di un passo della celebre opera "Bellum Iugurthinum" (Guerra giugurtina) dello scrittore latino Gaio Sallustio Crispo (I sec. a.C. spero che sia corretta: sai tradurre senza dizionario gli autori antichi (qui non si tratta di una conversazione in latino, ma di un passo letterario!) non è facile... comunque una precisazione... sopra c'è scritto "intermittunt"="interrompere". è vero solo in parte: meglio "inframmezzano"
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